Todo lo vence el Amor



En los momentos mas difíciles de la vida, en aquellos en donde logramos comprobar que todo puede terminar de un momento a otro; es allí es esos momentos donde muchas veces el hombre logra experimentar lo mejor de si mismo.

Video film en español

El día 3 de enero del 2021, la RAI “Radio y Televisión Italiana”, transmitió en exclusiva, la película “Chiara Lubich – Todo lo vence el Amor”. Ambientado en Italia a los inicios  de los años ’40, en Trento, durante la segunda guerra mundial. Allí la vida de una joven de 23 años Silvia Lubich, conocida como “Chiara Lubich”. En medio de aquellos difíciles momentos tiene una intuición, nacen las primeras ideas de aspiración de vida, al leer el evangelio en los refugios antiaéreos.  Luego su donación a Dios, enseguida otras amigas la siguen y así dan vida en las calles de Trento a un torbellino de ayuda a los mas necesitados que atrae y arrastra a las demás personas de la ciudad, yendo contra los comportamientos estandarizados de la sociedad. La gente las llama “las chicas del focolar”, que en trentino significa, en torno al fuego del hogar de una casa. 

Así nace un movimiento de personas que rápidamente se difunde en toda Italia, Europa y el Mundo, nace así el movimiento de los Focolares.

Es imposible poder contar en dos horas una historia de décadas, es por ello que solo se centraron en los 3-4 primeros años, para así explicar el momento histórico, se colocaron algunos personajes novelados que sirven para el solo fin de poder unir hechos y situaciones reales.

 

Algunos personajes: 

Personajes              Interpretes

Chiara Lubich         Cristina Capotondi

Ines Sartori              Aurora Ruffino

Giosy                         Mirian Cappa

Graziella                   Greta Ferro

Gino Lubich             Eugenio Franceschini

Natalia                      Valentina Ghelfi

Dori                           Sofia Panizzi

Vittorio Sartore        Roberto Citran

 

Ficha película:

Productor Creativo     Saverio D’Ercole

Productores                Giusi Buondonno, Gianluca Casagrande, Luca Barbareschi.

Casa Productora        RAI Fiction, Eliseo.

Fotografía                   Stefano Ricciotti

Montaje                      Brunella Perrotta

Música                       Carmine Padula

Escenografía              Sabrina Balestra, Francesco Nitti.

 

Explica mi amigo Saverio D’Ercole: …estamos hablando de una película y no de un documental. Así que novelamos algunos pasajes. La figura de una de sus primeras compañeras que luego abandona el hogar (interpretada por Aurora Rufino) está inspirada en una historia real, mientras que el hecho de que ella fuera hija del jerarca fascista (interpretado por Roberto Citran) es en cambio una invención.

Sin duda la vida de Chiara Lubich, su elección de Dios y su camino inspiro a un sin fin de personas de todas las latitudes a adherir al carisma de la Unidad, otras encontraron fuente de inspiración para contribuir a un mundo mas unido. Su vida continua a iluminar el camino de muchos. 

Pienso que esta película inspirara en el futuro tal ves para la realización de una serie en donde se pueda contar su historia integral y así esta quede documentada para las generaciones futuras.


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Galería Fotográfica








Intervista a Saverio D'Ercole:

Produttore creativo di Eliseo Multimedia che, con Rai Fiction, ha prodotto il tv movie sulla storia di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari. Chiara, con il suo impegno per la fraternità e il suo contributo alla diffusione di una cultura dell'unità e della pace, è tra le ispiratrici di United World Project e di questa piattaforma-osservatorio sulla fraternità. Il film andrà in onda in prima serata su Rai 1, la tv pubblica italiana, domenica 3 gennaio.



Tavola Rotonda: “Chiara Lubich. Tutto vince l’amore”
Transmitido en vivo el 5 ene. 2021

Il film ci ha suscitato varie domande, 
che abbiamo chiesto al produttore Saverio D'Ercole e alla popa Anna Maria Rossi. 
Se volete approfondire, mettetevi comodi e guardate il video. 
Si capiranno meglio le scelte del regista.



Nota comentario de: Piet Jan Schutzmann

Grazie Marcelo, anche per la Tua opportuna e utile presentazione che precisa, limitandone il peso, lo scopo "definito" del film il quale non pretende di fare una rigorosa ricostruzione storica o di essere uno strumento di "apostolato" vocazionale focolarino. Ho molto apprezzato l’interpretazione di Chiara da parte di Cristiana Capotondi.

E, tuttavia e a mio modesto parere, il film avrebbe potuto opportunamente, usando un gergo cinematografico, "sfumare" certe asprezze (non utili e, in alcuni casi, piuttosto indebite) che pure non sono mancate nel trattare alcuni temi. Credo, per contro e riguardo al titolo del film, che Chiara avrebbe preteso la maiuscola sulla parola “amore”.

Ad es., si sarebbero potute trattare con minore enfasi le scene troppo insistite (più che drammatiche direi quasi caricaturali) dell'esame di Chiara davanti al Sant'Uffizio e, in generale, si sarebbe dovuta evitare l’illustrazione, altrettanto insistita, di una posizione assolutamente ostile e prevenuta (quasi generalizzata) davanti alla novità rivoluzionaria del Carisma dell'Unità, attribuita alla Chiesa Cattolica degli anni '50, tanto a Trento, tra il clero diocesano, quanto a Roma, sotto il papato di Pio XII°.

Mi consta invece direttamente che già verso la fine del 1952, la Villa “Maria Assunta” in Grottaferrata (la città dell’Abbazia Greco-Cattolica e luogo che ebbe quasi da subito il ruolo di vera e propria "pedana di lancio" dell'Ideale prima verso Costantinopoli e poi nel Mondo “fino agli ultimi confini della Terra”) fu messa, da allora e per i successivi 30 anni, gratuitamente a disposizione di Chiara dalla sorella di Papa Pacelli, la marchesa Elisabetta Rossignani Pacelli, intendendo dare i Pacelli, a ciò consigliati dall’allora pro-segretario di Stato Mons. Montini (il futuro Paolo VI°), appoggio e sostegno a Chiara ritenuta meritevole di ogni stima anche perché approvata dal caterinate Igino Giordani, una figura che dava in Vaticano, fin dai tempi di Pio XI°, ogni garanzia di serietà e correttezza.

Poi fu, ancora regnante il Fratello, che, nel 1955, la marchesa Pacelli si accollasse le spese di un pellegrinaggio privato a Fatima, compiuto insieme a Chiara, il Giordani e Don Foresi che credo sia stato, se non il primo, tra i primissimi viaggi di Chiara molto oltre i confini italiani.

Un'altra "asprezza" del film che si sarebbe dovuta evitare, non per ragioni "diplomatiche", ma per esattezza storica, evitando di cadere in evidenti errori, è sul modo di rappresentare il tema del ruolo riservato alla donna nella Chiesa del tempo, dipinto con tratti esageratamente negativi.

Sul punto ti riferisco il commento di Titti, mia moglie, che è astrofisica, e che pure ha sempre combattuto e combatte, anche nella Chiesa, ogni forma di "maschilismo" : " Si vede che gli autori del film ignorano il ruolo che da sempre ha avuto nella Chiesa Cattolica e in Politica la donna, per non parlare di Maria, la Madre di Dio. Non sanno di Santa Caterina, dichiarata " Dottoressa", e poi “Patrona d'Italia” dal 1939, ad arginare la deriva tanto verso l’ateismo liberal-comunista quanto contro la barbarie del nazional socialismo nazista; ben prima che, nel 1999, il Santo Padre Giovanni Paolo II° la dichiarasse “Patrona di Europa”, ad arginare altre derive contemporanee in atto che si annunciano egualmente nefaste." Titti ha aggiunto : " Gli autori di questo film, oltre a mancare di senso "storicistico", negando il peso e la dovuta tara conseguenti alla cultura laica tradizionale, allora e da sempre, dominante, confermano una ignoranza diffusa e un pregiudizio ingiusto sull'atteggiamento, sotto molti aspetti innovatore, che di fatto ha avuto il cattolicesimo verso la donna; sicuramente ignorano che nel 1700 nell'antichissima Università Pontificia di Bologna hanno tenuto cattedra almeno tre donne, di cui una presso la facoltà di medicina".


Comment by: Jeroen Van Der Buezen

Hi Marcelo,

Nice blogpost around the movie on Chiara Lubich.

Just giving my 2 cents:

I was very pleasantly surprised. I have to admit that I had some doubts beforehand, but I think they really pulled it off. I liked how they portrayed Chiara not as the perfect person, but someone who is relatable, who has fun and has her flaws as well, hence the conflict with Ines. I had no clue about the character 'Ines', but now having listened to the ‘round table’ interview in YouTube I totally get it. Good choice!

I immediately liked the narrative structure using the interrogation of the Vatican as the backbone of the movie. In my opinion it planted the movie firmly on the ground and it gave room to narrate the beginning of the movement in an organic way.

From what I understand, the movie has been well received? I’m not surprised. I think for focolare members it is a nice wake-up call to return somehow to a simplicity and sense of family that is easy to lose over the years. 

Should I show this movie to some of my co-workers, I’ll have to explain that it is not a movement of just women! 😄 Btw, what a good acting performance by the actress who played Chiara, very sober but incisive. I didn’t like the acting of the mother of Chiara too much, but that’s just my impression. On the other hand, the father of Ines was excellent, all the way to the end, just like Gino's character.


Comentarios

  1. Me gusta la síntesis que realizas de la película , sobre todo porque es muy complicado en el tiempo que dura el film plasmar la vida y obra de la fundadora del Movimiento de los Focolares y su incidencia positiva en el mundo actual , me gusta la manera como el director logra encontrar la formula para mostrar el espíritu de Chiara y como este llamado se convierte en un movimiento que ella en un principio no lo había previsto así, la historia es fascinante y espero pronto este traducida a la mayoria de los idiomas , en la reseña de la RAI tuvieron una audiencia mayor de la que esperaban

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    1. Gracias Paco por tu comentario y me alegra que te haya gustado.
      Seguimos en este camino de construir la Unidad en el momento presente. 🍀🍀🍀

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  2. Bueno Marcelo!!! Impresionante lo tuyo describiendo a Chiara en el comienzo del Ideal !!! Muy buena pelicula, un aplauso para la RAI, y felicitaciones para vos, amigo...escritor...y focolarino!!!
    abraxo!!!

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    1. Gracias Mario por tu comentario y me alegra que te haya gustado. Son siempre bien venidos tus comentarios oportunos. 🍀🍀🍀

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  3. Qué bueno, gracias Marcelo. Pude ver el 3 de Enero la película en italiano, aunque sólo un rato, espero con ansias verla completa en castellano. Qué lindo sería que luego se hiciera una serie más completa!! Abrazo.

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    1. Gracias por tu comentario “no se quien escribe”, y esperemos poder ver pronto la edición en español. 🍀🍀🍀

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  4. Sicuramente è un film che ha permesso di far conoscere a tante persone la realtà dei "primi tempi". Significativo il fatto che sia stato trasmesso dalla RAI in prima serata, e che sia stato seguito da tanti telespettatori.

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  5. Gracias Marcelo!
    Quedo con ganas de verla y ya sabiendo como bien explicas , que es una pelicula y no un documental.
    Se siente en tu comentario esa ilusion por la unidad por la que Jesus silenciosamente trabaja a traves de la OBRA DE MARIA.
    Chiara dijo que sí a Jesús!! y siempre le estare profundamente agradecido.
    Pido al Espiritu Santo que renazca esa ilusion...esa pasion en los jovenes que la vean.
    Un fuerte abrazo hermano

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  6. 🍀Response to Jeroen Van Der Buezen's comments 🍀

    Thank you Jeroen for your comment.
    Just as our friend Saverio explains, this film is not the story of the Focolare movement, but the story of Silvia Lubich "Chiara Lubich", where she tells some facts about her history of the first 3 decisive years for her future, where later a movement is born. These facts are essential to be able in our days and in the future, to be able to evoke ourselves in such a way as not to lose the simplicity and originality of the evangelical message, which gives meaning to everything we want to do. Return to the inspirational source.

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  7. A me il film è piaciuto molto, con alcuni momenti di autentica commozione, per esempio quando è caduta sul selciato per il grande dolore che stava vivendo. Mia nuora, che pure non è dell'Opera, ha pianto per tutto il film. Certo la Chiesa di allora non ne esce benissimo, ma d'altronde il compito di Chiara sarà proprio quello di cambiare e rivoluzionare la Chiesa, il suo modo di fare apostolato, di porsi nei confronti delle persone di altre religioni e degli atei, per non parlare della rivoluzione principale che riguarda il modo di vivere l'unità. Quindi un cambiamento che riguarda gli atteggiamenti, la cultura e la dimensione teologica della Chiesa, ma senza uscire dal seminato, un ritorno alle sue origini. Mi sarebbe piaciuto vedere anche la figura di Igino Giordani, che comunque è il co-fondatore e sicuramente andava nominato. Ma spero che questo film sia solo l'inizio. Enrico Fiacchi

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    1. Grazie Enrico per tuo discreto commento. Ti consiglio di sentire la conversazione fatta nella tavola rotonda che troverai più sopra, gli ci sono degli spunti molto interessanti. Un grande saluto per te, Albina e tutta la Famiglia.

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  8. Este comentario ha sido eliminado por el autor.

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  9. Commento di : Angelo Palocci
    =========================
    Grazie di quello che mi hai inviato spunti interessanti per capire lo scarto tra interpretazione e realtà, tra idealizzazione di Chiara e portata rivoluzionaria, tra critica alle istituzioni e servizio alla madre Chiesa.
    Non so se può servire ma lo scopo del film mi è più sembrato che volesse risuscitare, richiamare la portata spirituale inesauribile (essendoci dito di Dio) e non sottoporsi ad un esame così accanito del suo succedersi scenografico. La domanda è forse quanto sia riuscito a questo, e la risposta reale sarà nei prossimi tempi se vedremo mobilitarsi energie
    di rilancio del carisma.
    È abbastanza evidente che questa Cristianità deve profondere nuove energie e anche forze eroiche per essere più incisiva e significativa nel mondo. Il calo di forza ideale nei giovani e giovani cristiani sicuramente mette in discussione la generazione precedente su come hanno gestito Vangelo e progresso.
    Non mi dilungo, io sono fermo alla domanda: Chi meglio mi rappresenta Chiara oggi, così da poterla seguire 'ciecamente'. Nel film Chiara è evangelicamente riflessiva e al contempo aggressiva della realtà sociale, Centrata su Dio ma con forte legame di amicizia e condivisione, Gelosa dell'ispirazione avuta ma anche pronta ad ogni distacco.
    Chi mi rappresenta Chiara oggi? Chi conserva quelk'ispirazione e quel metodo?
    Non voglio criticare 50 anni di incarnazione del movimento (e di cammino ne è stato fatto tanto) ne lasciarmi andare moralmente o cercare risposte che vengano da improvvisati e visionari profeti
    ma come i magi solo non lasciarmi sfuggire la stella che porta alla grotta di Betlem.

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    1. Grazie Angelo del tuo commento, molto inteligente,,, solo ricordiamo che e soltanto un film fatto dalla RAI.

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  10. Commento di : Valeriano Menossi
    ============================
    Ciao caro Marcelo! Grazie per la tua pazienza 😊 ho letto il tuo post ancora quando lo hai pubblicato, seguo la pagina FB e gli aggiornamenti 😉 Non ho avuto il tempo di ascoltare la tavola rotonda, ma Saverio D'Ercole sì. L'ho conosciuto con Leila a Castelgandolfo ad un congresso di famiglie, davvero una bella persona. Sul film, l'ho visto, mi è piaciuto, anche se non ho condiviso alcune scelte, tra tutte, la scelta della Capotondi ad interpretare Chiara. Personalmente non mi sembra espressiva come attrice e nel film, infatti, non mi ha trasmesso per nulla Chiara, troppo fredda, distaccata, finta... ma soprattutto non ha capito chi era Chiara secondo me. Ma questa è solo una mia impressione. Il resto, compresa la presenza di Ines, capisco che abbia ragioni cinematografiche e rispetto le scelte del regista. Tu invece, come stai? Ti mando un abbraccio e una preghiera!

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    1. Grazie Valeriano per tuo discreto commento. Ti consiglio di sentire la conversazione fatta nella tavola rotonda che troverai più sopra, gli ci sono degli spunti molto interessanti. Un grande saluto per te ella tua Famiglia.

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  11. Film in cui è ben interpretata dall’attrice,la sofferenza dei primi inizi e la passione del Si di Chiara a Dio.
    Anche se in alcune parti romanzato, si percepisce bene
    l’ideale alla fratellanza,alla socialità,all’amore incarnato nella vita quotidiana.
    Speriamo ci sia un seguito per far conoscere meglio il dispiegarsi del movimento perché diventasse vera Opera di Maria.
    Un abbraccio

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    1. Grazie Marina per tuo discreto commento.
      Ti consiglio di sentire la conversazione fatta nella tavola rotonda che troverai più sopra, gli ci sono degli spunti molto interessanti. Un grande saluto a tutta la Famiglia. 🍀

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  12. Ciao Marcelo!
    Bellissimo film, ci ha mostrato l’essenza del carisma di Chiara in modo molto pratico e umano: creare rapporti veri d’amore/unità concreta con il prossimo che ci passa accanto, senza lasciare indietro nessuno.
    Un grande abbraccio e saluto!
    Gabriele

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    1. Grazie Gabriele del tuo commento.
      Come diceva Saverio D’Ercole: e un film di la vita di Chiara e non un documentario sul Movimento dei Focolari 🍀

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  13. Hola Marcelo! No conocía esta película, pero por tu publicación parece muy buena y con un mensaje inspirador. Espero poder verla. Saludos!

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  14. La vida de Chiara es una luz para todos los que conocimos el ideal en algún momento de nuestra vidas, que hermoso leer algo así tan sustancioso Marcelo!!!

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  15. Muchas gracias Marcelo por hacer posible que se conozca en detalle la vida y obra de Chiara ; sería muy bonito que todos tengan también la oportunidad de sentir la fuerza maravillosa del amor de Jesús en medio, que muy fácilmente se vive al ver la Forma como nació el movimiento de los Focolares. Que todos sean Uno, del amor recíproco que descubrió Chiara en las palabras de Jesus en el evangelio.

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  16. Yo no me aguanté a verla en el estreno, todo en el bello lenguaje italiano. Ma non capisco bene l'italiano, así que muchas partes no la entendimos (junto con mi familia) del todo. Luego de tu explicación del contexto y los curiosos datos técnicos, verla con la traducción en español me quedo bien claro todo y bueno, hay que decirlo, no pude evitar que se me escaparan las lágrimas. Gracias Marcelo. 1

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